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Eventi storici ed importanti della città
Attorno alle Piazze Alfieri e del Palio ad Asti, ogni anno, il primo mercoledì di maggio, in occasione dei festeggiamenti patronali di San Secondo, si tiene la Fiera Carolingia, la più antica, la più conosciuta e la più grande delle Fiere Astigiane. La sua origine risale alla fine del XIV secolo quando otto giorni prima e otto giorni dopo la Festa del Santo Patrono della Città, San Secondo, si svolgeva una grande Fiera lungo una parte dell’attuale Corso Alfieri a cui partecipavano mercanti provenienti da varie parti del Paese con tanti tipi di merci e prodotti tipici che riuscivano sempre ad incontrare i gusti dei visitatori . Oggi le cose non sono cambiate: tuttora la manifestazione mantiene la sua freschezza e completezza sia per quanto riguarda gli operatori partecipanti, che sono veramente tanti con una varietà grandissima di prodotti, sia per quanto riguarda i visitatori che sempre numerosi accorrono da ogni parte d’Italia e anche dall’estero; è cambiato solo lo spazio occupato dalle bancarelle che ora è più grande estendendosi lungo le vie di tutto il Centro Storico.
La Douja d'Or è un concorso enologico a carattere nazionale che si tiene tutti gli anni a settembre nella città di Asti. La manifestazione, nata nel 1967, è realizzata dall'Azienda Speciale per la Promozione e la Regolazione del Mercato della Camera di commercio di Asti, con lo scopo di promuovere la conoscenza e l'apprezzamento delle migliori produzioni vitivinicole italiane, educando i consumatori nella scelta dei vini.È una manifestazione che dura 10 giorni del "Settembre astigiano", collocata tra il festival delle sagre (secondo fine settimana di settembre) ed il Palio (terza domenica di settembre). Durante i giorni di apertura, si possono acquistare e degustare i vini premiati al concorso. La manifestazione non è soltanto una vetrina di vini prestigiosi, ma un importante appuntamento con mostre, eventi, incontri, concerti e con i raffinati menù della cucina d'autore piemontese (i piatti d'autore).
Il Festival delle Sagre è una manifestazione eno-gastronomica che si tiene ad Asti la seconda domenica di settembre ma che inizia, come ormai da consuetudine consolidata, il sabato sera precedente, quando l'afflusso di persone supera talvolta quello della domenica stessa. Si colloca nel periodo del "settembre astigiano", dominato dal salone enologico Douja d'Or (che dura dieci giorni) e dal Palio di Asti (che si corre la terza domenica del mese).
Il momento clou per verificare la reale perizia dei gruppi rionali è rappresentato dal «Palio degli Sbandieratori», manifestazione che ha luogo il giovedì antecedente il Palio e che funge da vetrina per le promesse astigiane. Sotto il vigile e severo occhio di esperti nell’arte della bandiera e con la supervisione del Capitano del Palio, i giovani atleti si cimentano in esercizi e figure particolarmente spettacolari, per aggiudicarsi il «paliotto», ambito drappo riproducente le insegne della città. Il Palio degli Sbandieratori laurea ogni anno il mi¬glior gruppo rionale di sbandieratori. La manifestazione, che ha luogo in notturna, è seguita da numerosi giovani sostenitori che con striscioni, tamburi e bandiere incitano il proprio gruppo. Intorno alla mezzanotte il verdetto: per un anno intero il Rione vincitore avrà gli onori della cronaca e si aggiudicherà, a buon diritto, la partecipazione alle manifestazioni italiane di maggior prestigio
Oggi la città conserva un tessuto urbano testimonianza dei fasti di un tempo; le torri e le caseforti i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da scenario alla affascinante rievocazione storica del Palio. Sono ventuno i contendenti che nei giorni della vigilia hanno vigorosamente tentato di propiziare la vittoria con cene pantagrueliche, riti scaramantici, burle salaci nei confronti dei borghi avversari, sino all’ultimo intenso confronto in campo, preceduto dal sontuoso corteo, composto da oltre milleduecento figuranti in costume medievale.
Dopo molto impegno, tanta passione e altrettanti affanni uno soltanto potrà stringere tra le mani il drappo cremisino con le insegne della città e l’immagine del Santo Patrono. Per tutti la grande Festa incomincia già il fine settimana precedente con la presentazione dell’anteprima del corteo, poi il Palio degli sbandieratori, il variopinto mercatino, il venerdì e il sabato le prove in pista per saggiare le forze in campo, in un crescendo da cardiopalma. Ma per capire il Palio è necessario esserci, calarsi nella Festa, magari seguendo direttamente le vicende di uno dei ventuno partecipanti: dagli sguardi dei borghigiani, che hanno lavorato un anno intero, si capirà davvero che cosa significa la passione viscerale, l’attaccamento fortissimo ai colori, l’irrefrenabile voglia di vincere, l’incontenibile gioia della vittoria, l’amarezza della sconfitta.